Bufera sul decreto Genova: “Tolte risorse dal Masterplan Abruzzo”

Insorge il Pd: nel decreto Genova azzerato il Masterplan Abruzzo per finanziare i lavori sulle autostrade. M5S: “Non è così”.

E’ il decreto Genova, ed in particolare l’assegnazione dei finanziamenti per Strada dei Parchi, ad infiammare il clima politico in Abruzzo. Nella definitiva stesura del documento, infatti, il plafond per gli interventi di messa in sicurezza annunciati dal ministro Toninelli, non viene più ricavato da risorse statali (le autostrade sono infrastrutture nazionali) ma da quelle destinate ai comuni, le province e alle altre stazioni appaltanti pubbliche (università, sovrintendenze….) e indirizzate a realizzare le opere del Masterplan Abruzzo. Lo Stato si prepara a riprendersi, in sostanza, il 40% della sua quota di cofinanziamento, rispetto ad opere alcune delle quali già avviate nel loro iter. Circa 200 milioni di euro.

Il quotidiano “Il Centro” oggi in edicola rivela le due diverse stesure del decreto, e come il taglio sia stato spostato solo in un secondo momento a carico delle opere abruzzesi. Una “manina” contro la quale si annuncia forte la mobilitazione delle opposizioni al governo gialloverde, ma anche da sindaci e imprese.

Stefania Pezzopane, deputata Pd, annuncia:

“Ho subito segnalato la questione all’ufficio legislativo del Pd ed ho preparato un dossier. E quindi immediatamente ho già predisposto un emendamento soppressivo per eliminare il vergognoso scippo di 200 milioni fatto ai danni di Abruzzo e Lazio. L’emendamento elimina la parte dell’articolo 16 del decreto Emergenze/Genova che inserisce a copertura degli interventi antisismici per Autostrade dei Parchi due Delibere Cipe per gli interventi già programmati nei comuni abruzzesi . Vergogna! L’attivismo del Ministro Toninelli a passeggio sotto i viadotti era solo per coprire la verità di una norma scandalosa fatta e pensata soprattutto per recuperare somme per i loro capricci e per le loro cambiale elettorali. Cosa fanno questi millantatori? Prendono due norme già esistenti e da me fortemente volute, una del decreto mezzogiorno e l’altra della legge di bilancio 2018 che consente al concessionario di utilizzare anticipazioni della restituzione dei canoni e, fatta salva la prima anticipazione già realizzata dal Governo Gentiloni, per le altre anticipazioni trovano coperture con una riprogrammazione di fondi già assegnati all’Abruzzo e per i quali sono state già individuate le opere. Già il 4 ottobre è stato incardinato il decreto e la prossima settimana iniziano le audizioni in commissione ambiente in congiunta con la commissione Trasporti della Camera. L’emendamento è già pronto e sarà battaglia. Al governo giallo verde dico, trovate soldi nuovi, come per il ponte di Genova, come abbiamo fatto noi in precedenza, non prendete ad opere già programmate. E dopo lo scippo di 60 milioni per le periferie, arriva quest’altro regalo. Toninelli faccia fare i sopralluoghi ai tecnici ed ai professionisti, usi i droni magari, così fa pure prima, e torni al ministero per trovare una diversa copertura per gli interventi. Non si permettano di fare questi giochetti. Alla camera sara battaglia e battaglia dura”.

Il senatore Luciano D’Alfonso ricorda che i finanziamenti del Masterplan Abruzzo sono irrevocabili.

«Il Patto per l’Abruzzo che fa parte del MasterPlan per il Sud», scrive sui social, «ha un cronoprogramma scandito da concessioni finanziarie, impegni, anticipazioni economiche e bandi di gara per la scelta dei contraenti. Le concessioni ci sono già per tutti gli obiettivi programmati”.

 Per il segretario regionale del Pd Renzo Di Sabatino:

“Ancora una volta sarà l’Abruzzo a pagare il conto del Governo, un conto salatissimo, circa 200milioni di euro, che saranno sottratti ai nostri Comuni. Il governo giallo-verde – continua Di Sabatino – dopo aver cancellato il bando per le periferie, adesso, con un colpo di spugna, porta via ai nostri enti le risorse del Masterplan, poiché ha deciso di togliere all’Abruzzo 200 milioni di euro grazie ai quali circa 250 enti, tra Comuni e Province abruzzesi, avevano già iniziato la fase di progettazione e apertura cantieri. Stiamo parlando di 77 macro-interventi, di 295 opere strategiche per la crescita, la valorizzazione e la promozione del territorio abruzzese che saranno bloccate. Interventi fondamentali,  in grado di risolvere i problemi infrastrutturali che si protraggono da decenni e legati alla viabilità, all’ambiente, alla produzione industriale e agricola, alle risorse idriche e alla depurazione, alla salute, al trasporto pubblico locale, ai porti, ai beni monumentali, al turismo e alla cultura. Una scelta inaccettabile, che darà il via ad una serie di interminabili e costosi contenziosi, dato che questi 200milioni di euro erano già impegnati, che contrasteremo con tutte le nostre forze. Non possiamo più permettere che derubino l’Abruzzo per pagare le loro promesse elettorali”.

Per Savino Saraceni, presidente regionale di Cna Abruzzo,

“il Governo deve rivedere questa scelta che penalizza i cittadini e le imprese della nostra regione, destinando alla messa in sicurezza di A24 e A25 fondi aggiuntivi”

 

Ma il M5S Abruzzo fa quadrato attorno al Governo.

“Davanti a un governo che impegna fondi e risorse per la messa in sicurezza delle autostrade che collegano l’Abruzzo a Roma, c’è chi diffonde l’ennesima fake news e propone solo attacchi strumentali”. Lo affermano i parlamentari abruzzesi del MoVimento 5 Stelle. “Si sta lavorando per poter finalmente impiegare in tempi rapidi denaro pubblico che aiuterà la nostra regione a migliorare la qualità delle infrastrutture stradali che tutti percorriamo ogni giorno, cosa che in passato non è stata fatta. I finanziamenti che per legge sono stati previsti non possono in alcun modo andare perduti in virtù del fatto che sono vincolati da impegni istituzionali. Il ministro Toninelli – proseguono – si sta muovendo in prima persona, mettendoci la faccia, ma dall’altra parte invece c’è chi vuole che in Abruzzo ci si fermi dietro discussioni sterili e di posizionamento politico. Per una volta i nostri avversari politici la smettano di essere anche avversari dei cittadini e pensino al bene comune”.

Stamani il presidente reggente della Regione Giovanni Lolli ha convocato una conferenza stampa sull’argomento.

 

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.