Bocciato dal Tar Pescara il supermercato al posto del parcheggio in Via Bologna

Annullata dal Tar di Pescara la delibera votata dal Consiglio Comunale sul cambio di destinazione d’uso di un parcheggio in Via Bologna per realizzare un altro supermercato.

In accoglimento di un ricorso presentato dai commercianti della zona, il Tar di Pescara ha bocciato la controversa delibera del Consiglio Comunale del maggio dello scorso anno, che modificava la destinazione d’uso del parcheggio all’angolo tra Via Bologna e Via Gobetti per consentirvi la realizzazione di un nuovo supermercato. Stroncate dalla sentenza dei giudici amministrativi le motivazioni della delibera votata dall’assise civica, contro la quale si mobilitarono l’opposizione, in particolare la consigliera comunale del MoVimento Cinque Stelle Erika Alessandrini e i commercianti della zona, attraverso emendamenti, raccolte di firme e proteste in Consiglio Comunale.

Secondo i giudici amministrativi, si legge nella sentenza,

L’affermazione secondo cui la previsione di una destinazione d’uso di tipo “commerciale” sarebbe compatibile e complementare con l’assetto urbano della porzione di città considerata, trattandosi di zona centrale e densamente popolata, non evidenzia un interesse pubblico alla modifica.

Inoltre l’ulteriore motivazione dell’interesse pubblico, secondo cui “lo scarso successo commerciale ed immobiliare del parcheggio già realizzato rischia di generare, in una zona nevralgica della Città, un vero e proprio detrattore ambientale, rischio che sarebbe evitato dal richiesto cambio di destinazione e dalla realizzazione di una struttura commerciale”, il Collegio osserva che si tratta di un ragionamento che solo apparentemente giustifica la necessità di una modifica dello strumento urbanistico, nel senso che se così fosse basterebbe lasciare un immobile in disuso e abbandonato o incorrere in un fallimento della propria iniziativa commerciale per chiedere, solo per tale ragione, il cambio di destinazione d’uso in deroga al PRG; ma quello che più rileva -concludono i giudici- “è che il Comune omette del tutto di spiegare perché sarebbe interesse pubblico prevalente sulle previsioni di PRG che in quella zona venisse realizzato proprio un supermercato”.

Soddisfazione è stata espressa dal portavoce dei commercianti ricorrenti Matteo Francano “per la sentenza della giustizia amministrativa che accoglie totalmente le nostre ragioni”.

Ora i consiglieri comunali che hanno votato la delibera di via Bologna, ormai già entrati a far parte delle liste elettorali delle prossime amministrative a destra come a sinistra e nell’estrema sinistra a fianco degli ambientalisti, vadano a spiegare qual è la loro idea di interesse pubblico e di riqualificazione urbana e come ridurrebbero la città di Pescara e il commercio cittadino se continuassero ad amministrare per altri cinque anni” ha commentato il candidato sindaco M5S Erika Alessandrini.

 

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.