Bimbo ucciso dal padre a Pescara: domani il processo

Maxim_Maravalle

Bimbo ucciso dal padre a Pescara: domani il processo per l’omicidio del bambino di 5 anni soffocato nel sonno dal papà adottivo.

L’udienza preliminare del processo si terrà domani mattina nel tribunale di Pescara. Deve rispondere dell’ accusa di omicidio Massimo Maravalle, un tecnico informatico di 48 anni. L’uomo , affetto da disturbo psicotico atipico, la notte tra il 17 e il 18 luglio del 2014 soffocò nel sonno Maxim, il bimbo di 5 anni, di origini russe. Maravalle pare fosse in preda a un delirio letale, paranoide e persecutorio quando avvenne l’uccisione  all’interno della propria abitazione in via Petrarca a Pescara. Subito dopo tentò di soffocare, senza successo, anche la moglie Patrizia Silvestri. Domani mattina, davanti al giudice per le udienze preliminari, compariranno  Maravalle, autore dell’omicidio, e la Silvestri, accusata di falso in concorso in quanto, insieme al marito avrebbe omesso di riferire e fornire notizie sui disturbi e sulla patologia pschiatrica di Maravalle nel corso dei colloqui sostenuti nell’ambito delle procedure per l’adozione internazionale. Sotto accusa anche due medici di Pescara, Giuliana Iachini e Fabio Panzieri, che devono rispondere del reato di falso, per avere redatto due certificati nei quali è stata attestata l’assenza di patologie nel candidato genitore Maravalle. Il padre adottivo e omicida del piccolo Maxim, dal 28 settembre scorso gode del regime della libertà vigilata, che gli è stato concesso dal gip Nicola Colantonio in sostituzione della detenzione presso la casa di cura e custodia annessa all’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa in Campania dove Maravalle era stato rinchiuso a partire dal dicembre del 2014. La decisione è stata assunta dal gip sulla base della perizia effettuata dallo psichiatra bolognese Renato Ariatti. Maravalle  è tornato a vivere a Pescara, nella stessa casa in cui si è consumato l’omicidio del piccolo, insieme alla moglie Patrizia Silvestri. L’uomo è obbligato a seguire le cure e ad assumere con regolarità i farmaci prescritti: deve presentarsi due volte a settimana presso il Centro di salute mentale di Pescara.

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