Pedaggi A24 A25, salta l’incontro con Toninelli

A Roma nuova manifestazione di protesta dei sindaci abruzzesi e laziali contro il caro pedaggi su A24 e A25. Aderiscono anche gli autotrasportatori. Non autorizzati i camion sotto il Mit a Porta Pia.

Il ministro per le infrastrutture e i trasporti Danilo Toninelli non ha ricevuto il gruppo di sindaci e di rappresentanti delle organizzazioni sindacali degli autostrasportatori che questa mattina dal Lazio e dall’Abruzzo hanno inscenato l’ennesima protesta davanti alla sede del Mit, a Porta Pia. Fischi e slogan al grido di “vergogna! Vergogna!” e “Toninelli tu ci prendi per i fondelli”. I manifestanti hanno atteso per due ore di sapere se il ministro avrebbe dato seguito alla sua promessa di prendere a cuore l’allarme che da un anno gli amministratori dei territori interessati da un caro pedaggi elevatissimo lanciano al Governo. Anche questa mattina nulla di fatto.

Speranze disattese – “Il ministro Toninelli non è nella Capitale”: questa la risposta ufficiale fatta arrivare ai manifestanti, che fiduciosi questa mattina hanno preso la via del Mit. I trasportatori avrebbero voluto entrare in città con i loro mezzi pesanti, pronti persino a occupare strade e caselli, ma non hanno ottenuto l’autorizzazione dal Comune e dalle forze dell’ordine. Ora tutto cambia, basta con le buone maniere, garantiscono sindaci e sindacati, una cinquantina di persone fra cui anche la deputata del Pd Stefania Pezzopane e Roberto Junior Silveri, il consigliere comunale dell’Aquila di Forza Italia e componente del comitato comunale che si occupa proprio di seguire la vicenda del caro pedaggi e della sicurezza delle autostrade A24 e A25, gestite dalla concessionaria Strada dei Parchi.

 

“Il ministro del cambiamento, il ministro della lealtà verso i cittadini, non ci riceve per l’ennesima volta”, dice Silveri, “Toninelli non c’è, come se non avesse saputo del nostro arrivo e invece era stato avvisato per tempo con una lettera. Il 19 settembre il ministro ci disse: ‘non vi preoccupate, se non mi cercate voi, vi cercherò io’. E invece oggi ha chiuso le sue porte in faccia ai cittadini per l’ennesima volta. Siamo costretti ad alzare i toni””. La protesta, infatti, non si ferma qui.

 

 

 

 

Già è partita la macchina organizzativa per mettere a punto una mega protesta, eclatante e forte, che si terrà in uno dei caselli della A24 o A25 la settimana prossima. Anche perché la fine dell’anno di avvicina e dal primo gennaio potrebbero scattare nuovi rincari per gli automobilisti, che si andranno ad aggiungere a quello del 13% scattato a gennaio 2018. Nell’incontro del 19 settembre con il ministro Toninelli (incontro che avvenne nell’atrio del ministero) la delegazione dei territori laziale e abruzzese riuscirono a strappare due impegni: la riduzione dei pedaggi e l’istituzione di un tavolo tra ministero e sindaci al quale questi ultimi vogliono che sieda anche la concessionaria autostradale. Impegno – dicono i sindaci – totalmente disatteso nonostante le ripetute richieste, comunicazioni e solleciti.

“Siamo qui per dimostrare che non ci arrendiamo e che non siamo disponibili a sopportare nessuna presa in giro”, spiega la sindaca di Carsoli e portavoce del gruppo no-rincari, Velia Nazzarro. Il sit-in è stato la risposta al “mancato incontro” dello scorso 13 novembre: quel giorno, Toninelli decise di non ricevere la delegazione dei primi cittadini che appesero fuori dal ministero le fasce tricolori in segno di protesta. Intanto il 31 dicembre cesserà anche la sospensione per tre mesi dei rincari del 2018.

Intanto sul fronte sicurezza, SdP fa sapere che il Tar deciderà il 19 dicembre sulla nomina periti incaricati per la verifica dei viadotti”. Sarà infatti affrontata e discussa in quella data al Tar del Lazio la richiesta di Strada dei Parchi, che ha chiesto la nomina di un perito o un collegio peritale del Tribunale Amministrativo che accerti lo stato dei viadotti. La richiesta di nomina di periti al Tar nasce su istanza di Strada dei Parchi proprio a seguito delle diverse valutazioni emerse coi tecnici del Ministero circa la situazione della sicurezza delle infrastrutture e dei viadotti in particolare. La concessionaria di A24 e A25, che ha eseguito in questi anni controlli e verifiche costanti sulla situazione dei viadotti, negli ultimi mesi ha aggiornato anche le valutazioni su richiesta dei Ministero.

“Anche le verifiche chieste dopo il dramma di Genova” – afferma la concessionaria- “hanno evidenziato la situazione di sicurezza dei viadotti, che era e rimane garantita nelle condizioni normali di esercizio dell’infrastruttura. E’ del tutto evidente che l’interesse della concessionaria è di fare chiarezza sullo stato di sicurezza delle infrastrutture. Il giudice ha apprezzato favorevolmente le ragioni d’urgenza rappresentate da SdP e ha fissato l’udienza per la trattazione dell’accertamento tecnico preventivo alla prima udienza utile del mese corrente”.

IL SERVIZIO DEL TG8:

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.