Aggressione a Immobile: all’origine rivalità laziali-pescaresi

Una ‘rivalità’ esasperata fra le tifoserie del Pescara e della Lazio è all’origine -secondo i carabinieri della tentata aggressione subita ieri dall’attaccante della Lazio e della Nazionale, Ciro Immobile, a Francavilla al Mare. Daspo per il sospettato.

E’ accaduto sulla spiaggia dello stabilimento Lido Bianco dove il giocatore era con la moglie ed alcuni amici, per trascorrere una giornata di relax. L’aggressore è un pescarese di 35 anni già sottoposto a Daspo: è stato denunciato per minaccia aggravata, porto abusivo di arma ed ora rischia anche un altro Daspo. Con il pretesto di farsi una fotografia insieme a pochi passi dalla battigia il giovane si è avvicinato al calciatore per poi iniziare ad insultarlo, accusandolo di aver ‘tradito’ i colori del Pescara passando alla Lazio.

Immobile, che del Pescara di Zeman fu una bandiera e protagonista assoluto nella stagione 2011/2012 conquistando la promozione in serie A e ottenendo il titolo di capocannoniere della serie B con 28 gol, ha cercato di sdrammatizzare e allentare la tensione, ma il giovane ha tirato fuori un coltello, suscitando la reazione delle tante persone presenti: una donna ha iniziato a urlare, altre persone si sono avvicinate e così l’aggressore è immediatamente fuggito, prima a piedi, poi a bordo di uno scooter insieme con un’altra persona.

Grazie alle testimonianze raccolte sul posto dai carabinieri della Stazione di Francavilla al Mare e del Nucleo Operativo Radiomobile di Chieti, coordinati dal maggiore Massimo Capobianco, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Chieti, e ad altri riscontri investigativi, l’aggressore è stato identificato.

Secondo alcuni testimoni si sarebbe trattato di un coltello di quelli utilizzati normalmente utilizzati a tavola per pranzo, in ogni caso il fatto che il 35enne ne fosse in possesso ha fatto scattare l’aggravante che consente ai carabinieri di procedere d’ufficio nei suoi confronti, a prescindere dalla presentazione di una querela da parte di Immobile che ieri ha continuato il suo pomeriggio sulla spiaggia.

LE TESTIMONIANZE- “Ci dispiace per quello che è successo, sono cose che non si possono prevedere, questa è una spiaggia tranquilla, tenuta bene, non è una spiaggia di vip e non abbiamo la sicurezza”. A spiegarlo è il titolare del Lido Bianco di Francavilla Al Mare, Mauro Cioffi, dove ieri è avvenuto un tentativo di aggressione ai danni del calciatore della Lazio e della Nazionale, Ciro Immobile, da parte di un pescarese di 35 anni già sotto Daspo. “Ieri c’è stata une mezz’ora di confusione – ha spiegato – io ero sul terrazzo e mi sono accorto di ciò che stava accadendo sotto gli ombrelloni quando il parapiglia è iniziato. È la prima volta che Immobile viene da noi, mentre non so chi sia l’aggressore, non lo conosco. È un episodio spiacevole, che capita quando ci sono persone che danno troppa importanza alla fede calcistica: è la prima volta che capita una cosa del genere”.

Immobile ha una forte legame con l’Abruzzo anche perché la moglie, Jessica Melena, è originaria di Bucchianico, un piccolo centro del chietino. Sui suoi profili social nessuno commento da parte del giocatore sulla brutta avventura della quale è stato vittima.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.