Affido in Abruzzo: adesso c’è un tavolo regionale

Istituito  un coordinamento per promuovere l’utilizzo dell’affido in Abruzzo per quei minori che vengono allontanati dalle famiglie

In due casi su tre, nelle quattro province, i minori allontanati dalla famiglia finiscono ancora in case famiglia o altre strutture di accoglienza. Ora l’Abruzzo, tra le prime regioni del centro-Sud, ha istituito il tavolo regionale sull’affido familiare: ne fanno parte il Tribunale per i minori, l’Anci, le otto equipe di affido e le associazioni delle famiglie affidatarie

Al centro delle diverse iniziative ci sono i Comuni a cui spetta la gestione delle singole situazioni. Grazie al protocollo, viene garantita, ad esempio, la certezza dei sostegni economici alle amministrazioni, che in molti casi non hanno le risorse necessarie per supportare gli affidi, e delle coperture assicurative alle famiglie affidatarie. Prevista anche la formalizzazione di un percorso di assistenza per i neo maggiorenni che devono lasciare le strutture, per i quali lo scorso anno è stata approvata una legge regionale che ha istituito un apposito fondo.

L’assessore regionale Marinella Sclocco ha parlato di “una serie di azioni condivise di sensibilizzazione e coordinamento, che mirano a far conoscere e diffondere questo strumento, molto utilizzato soprattutto nelle Regioni del Nord. E che racconta esperienze positive sia da parte dei bambini, sia delle famiglie che li accolgono”, ha concluso

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.