Abruzzo: rischio idrogeologico, via ai primi interventi

Via ai primi interventi per la messa in sicurezza di alcuni territori a rischio idrogeologico in Abruzzo.

La giunta regionale ha infatti approvato il provvedimento che disciplina lo stanziamento di 1.140.000 euro per mitigare il rischio idrogeologico, soprattutto nei territori di altura. Si tratta del passaggio conclusivo dell’iter procedurale di un programma che ha impegnato il ministero dell’ambiente e la  regione Abruzzo.

Illustrando i contenuti del provvedimento, il sottosegretario alla presidenza della Regione, Mario Mazzocca, ha ricordato come “il ministero, dietro specifica istanza regionale, abbia individuato i primi interventi finalizzati alla riduzione del rischio idrogeologico nei comuni montani. L’iniziativa muoveva dalle attività condotte sul tema dei cambiamenti climatici e come iniziale ma importante momento di riconoscimento della strategicità dei territori montani in ambito nazionale”.

Lo scorso 12 marzo scorso regione e ministero hanno sottoscritto uno specifico accordo di programma che consentirà di attuare i primi sei interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico.

“Gli interventi avranno un valore finanziario pari a 4.153.000 euro, di cui 3 mln di provenienza ministeriale e la restante parte di competenza regionale”, ha spiegato Mazzocca.

Gli interventi in questione risultano così ripartiti: 645 mila euro al Comune di Carpineto della Nora (PE), 245 mila euro al Comune di Roccascalegna (CH), 250 mila euro al Comune di Cermignano (TE).

“Con l’avvio di questa prima fase attuativa il tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici si inserisce fattivamente nel processo di riqualificazione del territorio e dello specifico argomento della prevenzione ambientale come risorsa”,  ha commentato il sottosegretario con delega all’ambiente. “A questa linea di azione ne seguiranno altre: la Regione continuerà a farsi trovare pronta nell’organizzare le proprie progettualità insieme alle realtà territoriali locali e alle comunità che li abitano”.