Abruzzo: ripresa debole, occupazione insoddisfacente

Un’economia a doppia velocità: in Abruzzo la ripresa c’è, ma è debole e non accompagnata dalla crescita dell’occupazione. I dati del primo trimestre 2016 resi noti oggi in una conferenza stampa della Cisl.

Un’economia a due velocità, da una parte la ripresa del Pil, dall’altra una certa stagnazione nell’occupazione. E’ questa la fotografia della regione secondo gli ultimi rapporti disponibili, illustrati oggi in una conferenza stampa convocata dalla Cisl. I dati sono stati commentati dal professor Pino Mauro, ordinario di politica economica alla facoltà di economia e commercio dell’Università d’Annunzio. A tirare, secondo Mauro, sono le grandi imprese, mentre soffrono le piccole, il terziario e il commercio. Particolarmente delicata, secondo il docente, la situazione del credito alle imprese, un vulnus ancora da risolvere. Spina invece si è soffermato più sull’aspetto politico, sollecitando la Regione a prendere misure adeguate.

E’ “positivo” -per Mauro-  l’aumento (in base all’ultimo dato della Svimez) del prodotto interno dell’Abruzzo del 2,5 per cento, a fronte di una crescita nazionale dello 0,8 per cento, mentre e’ “negativo” il dato della occupazione in base al quale nel primo trimestre del 2016 l’Abruzzo ha perso il 2,5 per cento degli occupati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (dati Istat)

Spina, chiede che “il lavoro venga sostenuto con l’adozione di politiche attive, la costituzione dell’Agenzia regionale per l’Impiego e il rinnovo del progetto Garanzia giovani. Quanto al Masterplan Abruzzo il sindacato sollecita l’invio dei 77 progetti infrastrutturali (per 375 milioni) nel 2016/2017 e, in relazione al Patto per lo sviluppo, ritiene opportuno avviare i 32 progetti per l’economia e il lavoro (per un importo di 254 milioni) da realizzare sempre negli anni 2016/2017”.