Il Pd Abruzzo lancia il documento per la lotta alle mafie

Il Pd Abruzzo contro le mafie: le azioni per la trasparenza e la legalità in un territorio vulnerabile.

Azioni concrete di contrasto alle mafie, che devono essere innescate dalle istituzioni e dagli enti pubblici. Le propone il Partito Democratico Abruzzo, attraverso un documento (l’impegno è approvarlo nei Comuni attraverso i circoli e i rappresentanti locali)  che prevede un doppio binario: le linee guida (da adottare nei Comuni, nelle società partecipate e negli enti pubblici) per promuovere la legalità e la trasparenza; un protocollo tra Regione Abruzzo, Ministero degli Interni, prefetture, Comuni e associazioni che serva a contrastare e fare crescere la consapevolezza dei rischi concreti determinati dalla presenza dalle mafie nel territorio abruzzese.

Le proposte sono state presentate stamattina in conferenza stampa a Pescara dal segretario del Pd Abruzzo Michele Fina, dal segretario provinciale dell’Aquila Francesco Piacente e dall’avvocato Teresa Nannarone, che ha seguito il lavoro e lo studio in prima persona. Un percorso che si è sviluppato nei mesi scorsi e che ha compreso l’11 ottobre scorso un evento-confronto a Sulmona con l’eurodeputato, già Procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti.

La necessità di promuovere azioni urgenti ed efficaci contro le mafie nasce dalla constatazione di una permeabilità del territorio che è acclarata: la certificano le relazioni della Direzione nazionale antimafia; i fatti di cronaca caratterizzati da confische di cocaina, i dati che vedono l’Abruzzo primo in Italia per quanto riguarda la dipendenza da giochi d’azzardo, le problematiche legate ai rifiuti (tutti ambiti riconducibili ad attività di criminalità organizzata); la presenza nel territorio regionale di otto carceri importanti.

Attraverso le linee guida per promuovere la legalità e la trasparenza il Pd Abruzzo chiede a tutti i Comuni, società partecipate ed enti pubblici tra l’altro di rendere noti e in evidenza sulla prima pagina dei portali web: l’elenco dei fornitori; gli atti di vendita e di affitto dei beni pubblici; l’elenco delle società che hanno sede nel territorio e delle attività.

“Le linee guida – spiega l’avvocato Nannarone – possono essere adottate dai Comuni attraverso una delibera: riteniamo che alcune azioni di trasparenza controllo e prevenzione possano essere messe in campo da subito da parte dei Comuni interessati al contrasto alle mafie”. Il secondo binario di azione del documento del Pd prevede il coinvolgimento di attori sociali, associazioni, Prefetture, Province ma soprattutto della Regione (che dovrebbe dare l’impulso) per la promozione di una serie di iniziative, tra cui la redazione di un protocollo unico regionale da sottoscrivere tra gli altri con il Ministero dell’Interno che preveda tutte le azioni possibili di contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata in Abruzzo.

Il segretario del Pd Abruzzo Michele Fina sottolinea che “c’è bisogno di fare fronte con amministratori locali e difendere il nostro territorio. Vogliamo combattere a viso aperto contro le mafie: non è un caso che lanciamo questa iniziativa oggi, nella giornata dei Fridays for Future per il clima, perché uno dei fronti più urgenti è quello della lotta alle ecomafie. Daremo vita anche a un forum regionale contro le mafie, ho già chiesto a Teresa Nannarone di guidarlo”.  Il segretario provinciale del Pd dell’Aquila Francesco Piacente spiega che “vogliamo ribadire che la sicurezza, il controllo del territorio e la lotta alle mafie sono temi di sinistra, e vanno messi al centro della nostra azione politica. Nel perseguire questi obiettivi recuperiamo una capacità di lotta su tematiche di così alto valore civile oltre che politico. Vogliamo impegnare i nostri amministratori sulle linee guida. E’ un’azione immediata che metteremo in campo da subito per dire chiaramente da che parte stiamo”.

 

 

IL DOCUMENTO INTEGRALE

– Viste le relazioni della DNA dalle quali emerge che l’Abruzzo è permeabile agli interessi della criminalità organizzata e quindi non è immune da rischi viste alcune operazioni che hanno coinvolto esponenti di spicco della criminalità organizzata in ogni Provincia (arresti, sequestri, ecc);
– visti gli ultimi fatti di cronaca che hanno portato nuovamente alla confisca di ingenti quantitativi di cocaina presumibilmente destinati al consumo locale e provenienti da fuori Regione;
– visto l’allarme sulle dipendenza da giochi d’azzardo che vede la nostra Regione prima in Italia;
– visti le problematiche legate ai rifiuti, tema anch’esso, come droga e giochi d’azzardo, riconducibile ad attività di interesse di camorra e ‘ndrangheta in particolare;
– visto la difficoltà di crescita del territorio che potrebbe anche essere legata, come già succede altrove, proprio alla presenza di clan camorristi e ‘ndranghetisti opportunamente celati anche attraverso prestanome;
– vista la presenza in Regione di otto carceri importanti (Chieti, Sulmona, Teramo, Pescara, Lanciano Avezzano, L’Aquila e Vasto) tra cui quello di Sulmona con 423 detenuti di cui: 4 prima accoglienza 106 ergastolani, 26 collaboratori di giustizia, 58 in as1(ex 41bis), 328 as3 (415 bis) 5 art. 21, 2 semiliberi e della massiccia presenza dei familiari a seguito dei detenuti;

Premesso

– che è necessario acquisire anche nella nostra Regione, e nel nostro territorio in particolare, così come succede già altrove, misure specifiche che consentano alle Istituzioni ed ai singoli cittadini di conoscere i rischi delle infiltrazioni della criminalità organizzata e le conseguenze che le stesse comportano;
– che la presente iniziativa vuole essere l’inizio di un percorso di consapevolezza nelle more dell’adozione di vere e proprie azioni di contrasto da parte delle Istituzioni tutte, Regione in primis;
– che pertanto le azioni che si indicano non sono esaustive ma esemplificative e devono essere migliorate ed integrate ad opera dei Sindaci stessi raccordandosi anche con Prefettura e Forze dell’Ordine attraverso le riunioni in seno ai Comitati Provinciali per l’ordine e la Sicurezza Pubblica.

Il Partito Democratico

ha elaborato il seguente documento con cui propone agli Enti locali, ma anche ai Consorzi ed a tutti i soggetti a partecipazione pubblica, di intraprendere azioni concrete di contrasto alle mafie e quindi di adottare immediatamente le misure di trasparenza, di controllo e di prevenzione di seguito indicate :

1. Rendere noto in un apposito elenco visitabile attraverso un link posto sulla prima pagina del portale dell’Ente, Consorzio o società a partecipazione pubblica:
– l’elenco di tutti i fornitori con cui vengono stipulati contratti e consulenze compreso di visura camerale storica della società o impresa individuale e l’elenco dei professionisti di cui ci si avvale;
– gli atti vendita e di affitto di immobili di proprietà dei predetti Enti, nonché gli atti di acquisto da parte degli stessi;
– i nominativi delle società che dichiarano di avere la sede legale e/o operativa nel territorio continuamente aggiornati;
– i nominativi dei soggetti che acquistano o affittano beni che insistono sulla zona cd “nucleo industriale” e “nucleo artigianale”, anche attraverso il sistema delle aste giudiziarie;
– i nominativi delle società o delle imprese individuali che aprono nuove attività sul territorio, specificandone la tipologia.

2. Coinvolgere, attraverso il confronto con tutti gli attori sociali e le associazioni impegnate sul tema, Regione Abruzzo, Province e Prefetture affinché, di concerto, si deliberi che
– venga istituita, oltre che in Regione, in quanti più comuni possibili la delega alla legalità, dotandola di fondi;
– venga promossa una conferenza annuale sui risultati dell’impegno al contrasto al fenomeno delle infiltrazioni;
– vengano calendarizzate apposite riunioni dei Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, per affrontare la questione del rischio delle infiltrazioni malavitose nei territori di tutte le province abruzzesi;
-venga redatto un protocollo unico regionale da sottoscrivere con il Ministro dell’Interno, le Province ed i Comuni abruzzesi che preveda tutte le azioni possibili di contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nella Regione Abruzzo.

Il presente documento verrà distribuito anche a tutti i Circoli della Regione affinché i consiglieri e gli assessori comunali del Pd si facciano promotori di una proposta di delibera nei Consigli e nelle Giunte Comunali che ricomprenda tutto quanto sopra illustrato.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.