Abruzzo, bus ecosostenibili: le precisazioni dei sindacati

Dopo gli annunci della Regione sui fondi per i bus ecosostenibili, intervengono con una nota i sindacati dei trasporti di Cgil,Cisl,Uil e Cisal. Ecco la loro posizione. Riceviamo e pubblichiamo l’intervento.

 

Così come sta accadendo in tutte le altre regioni dove purtroppo persiste una scarsa sensibilità alle tematiche ambientali e alla mobilità sostenibile, anche in Abruzzo il Sottosegretario nonché Consigliere regionale delegato ai trasporti, Umberto D’Annuntiis, si è affrettato ad enfatizzare e divulgare la notizia della firma del Decreto interministeriale con il quale sono stati stanziati per l’Abruzzo poco meno di 71 mln€ per l’acquisto di nuovi bus ecologici adibiti al trasporto pubblico locale.

 

Comprendendo la necessità di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dalle tante problematiche che investono il settore dei trasporti e che sono state oggetto di una recente denuncia pubblica da parte delle Segreterie Regionali di Filt Cgil, Fit Csl, Uiltrasporti e Faisa Cisal ivi compresa la drammaticità in cui versa il parco mezzi (autobus e treni) circolante in Abruzzo e soprattutto nell’azienda regionale TUA, il Consigliere D’Annuntiis si è già affrettato a dichiarare testualmente che il provvedimento costituisce «un importante passo verso un servizio di trasporto pubblico più sostenibile e rispettoso dell’ambiente».

 

Detto che anche le Organizzazioni sindacali non possono che plaudire al contenuto del Decreto interministeriale, è tuttavia necessario precisare quanto segue:

 

1) la Regione Abruzzo come tutte le altre regioni italiane, è semplicemente destinataria delle risorse ripartite territorialmente in funzione del piano strategico nazionale della mobilità sostenibile con il quale sono stati stanziati alle Regioni 2,2 miliardi di euro per l’acquisto di nuovi bus ecologici adibiti al trasporto pubblico locale;

 

2) La ripartizione tra le regioni è stata fissata in base ad un criterio di proporzionalità previsto dall’articolo 7 bis del decreto legge n. 243 del 29 dicembre 2016, convertito con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18, e della modalità attuativa dello stesso di cui al DPCM del 7 agosto 2017 e che premia maggiormente le regioni del Sud Italia (Abruzzo compresa) le quali riceveranno il 35% dell’intero stanziamento come desumibile dalla tabella allegata;

 

3) I 70 milioni sbandierati per l’Abruzzo dal Sottosegretario D’Annuntiis, in realtà costituiscono uno stanziamento complessivo che verrà erogato in tre periodi quinquennali dal 2019 fino al 2033. Al momento la quota sbloccata per il 2019 è pari a poco più di 2 mln€ con i quali si acquisteranno si e no una decina di autobus.

 

In definitiva, i seppur importanti finanziamenti nazionali se non ampiamente rimpinguati da altrettanti investimenti regionali che al momento non ravvisiamo, saranno difficilmente in grado di abbattere l’eccessiva vetusta dei mezzi circolanti in Abruzzo che soprattutto nella società regionale di trasporti ha raggiunto livelli davvero intollerabili. Da qui l’invito al Consigliere D’Annuntiis a non eccedere in trionfalismi del tutto fuori luogo.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.