A24-A25: D’Alfonso a Boschi, “Norma illegittima”

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A24-A25: il governatore D’Alfonso scrive alla Boschi, contestando i canoni all’Anas e dicendosi pronto a ricorrere alla Consulta per una norma ritenuta illegittima.

Nella lettera inviata al sottosegretario alla presidenza del consiglio, Maria Elena Boschi, il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, si dice pronto a ricorrere alla Corte Costituzionale “per far annullare quanto di illegittimo e di lesivo per la comunità è contenuto nella nuova norma”, in caso “fossero impossibilitate le vie istituzionali e politiche”.

La contestazione del governatore  è relativa alla norma approvata nella cosiddetta ‘manovrina’ che assegna all’Anas i canoni concessori delle annualità 2015 e 2016, accantonati dalla società Strada dei Parchi, che gestisce le autostrade A24 e A25 per la messa in sicurezza urgente delle due arterie.

“Se queste risorse vengono assegnate all’Anas”, scrive D’Alfonso, “in maniera peraltro atipica visto che Anas non è più l’ente concedente delle autostrade, si realizzano due effetti disastrosi: da un lato verranno sottratte ricorse a questo territorio”, dall’altro “si addebiterà il costo degli interventi che sono indispensabili all’anello più debole della catena, ovvero al cittadino utente delle autostrade”.

La norma contenuta nella ‘manovrina’ prevede che i lavori di messa in sicurezza urgente saranno effettuati dal concessionario a valere sui canoni 2015-2016 già dovuti per un totale di 111,7 milioni più interessi. Il dovuto sarà restituito ad Anas in tre rate annuali a partire dal 2028.