A Chieti le esequie del generale Fulvio Toschi

Cattedrale gremita ieri a Chieti per le esequie del generale Fulvio Toschi, già Ufficiale Generale della Guardia di Finanza e padre del comandante generale della GdF, Giorgio Toschi.

Al rito funebre, celebrato nella cattedrale di San Giustino, oltre a numerose autorità civili e militari locali è intervenuto anche il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini. Il generale Fulvio Toschi era nato a Mira (Venezia) nel 1924. Dopo aver prestato servizio in vari reparti e compagnie e aver assolto incarichi di servizio e di comando presso il Comando Generale del Corpo e presso il Nucleo Centrale di Polizia Tributaria, aveva avuto in Abruzzo la sua ultima sede di servizio.

“Mio padre – ricorda il figlio Giorgio – era nato in una piccola località nei pressi di Venezia perché mio nonno, allora, prestava servizio al Comando di un Reparto dislocato sul Brenta; al seguito della sua famiglia di origine si era poi trasferito nel Lazio e per ultimo in Abruzzo, sempre per motivi riconducibili alle esigenze di comando del capostipite dei Toschi in fiamme gialle, arruolatosi nel 1911. Ma è qui, a Chieti, ultima sede di servizio di mio nonno, che papà ha frequentato le scuole medie e superiori, ha vissuto gli anni della sua giovinezza – anche se segnati dagli orrori della guerra – ed ha conosciuto la sua ‘Nella’ che e’ stata poi la sua compagna inseparabile per oltre 70 anni. I suoi impegni di lavoro non gli consentivano di tornare spesso in questa bella città abruzzese, ma il giorno del suo compleanno – il 10 agosto – lo trascorreva qui, in casa dei miei nonni, circondato da tutti gli affetti famigliari. Amava Chieti, conosceva ogni angolo della città, si ricordava e parlava spesso di tutti i suoi docenti, dei suoi compagni di classe, di tanta gente che aveva, per motivi diversi, conosciuto durante gli anni della sua permanenza teatina. Ha sempre vissuto ispirandosi agli ideali da secoli affermati dal Corpo, in cui ha prestato servizio per ben 42 anni”.

Fulvio Toschi ha ricevuto, per benemerenze di servizio, numerosi encomi solenni e speciali attestazioni di merito da parte di autorità nazionali e straniere. Era Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito dalla Repubblica Italiana, Grande Ufficiale dall’Ordine Equestre del S. Sepolcro di Gerusalemme, Commendatore al Merito Melitense del Sovrano Militare Ordine di Malta e dell’Ordine Equestre di S. Silvestro Papa.