Tortoreto, papà di Giulia: gettata sull’A14 già morta

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Da Tortoreto Luciano Di Sabatino, papà di Giulia, parla ai microfoni di “Chi l’ha visto?”, esprimendo un presentimento: qualcuno l’avrebbe gettata dal cavalcavia sull’A14 quando era già morta, probabilmente per cancellare le prove di un possibile abuso.

La giovane diciannovenne è stata ritrovata morta la notte tra il 31 agosto e il 1° settembre, il giorno del suo compleanno, sul tratto dell’autostrada 14 di Tortoreto; il corpo è stato dilaniato dal passaggio dei mezzi sulla carreggiata e il giallo della morte non è stato ancora risolto.

Per la Procura di Teramo il reato ipotizzato è di istigazione al suicidio. Qualche settimana fa, per permettere gli accertamenti tecnici, era stato indagato anche un giovane del posto, completamente estraneo ai fatti, che avrebbe dato un passaggio in scooter a Giulia Di Sabatino, poche ore prima della tragedia, lasciandola a circa 50 metri dal cavalcavia.

Il papà della ragazza non crede alla possibilità del suicidio e avanza l’ipotesi che Giulia sarebbe arrivata al cavalcavia già morta e che qualcuno l’avrebbe gettata in autostrada per cancellare le prove di un possibile abuso.

La 19enne sarebbe finita in autostrada intorno all’alba, ma le immagini delle telecamere di una villa mostrano Giulia che a passo veloce cammina al buio, come se dovesse raggiungere qualcuno in un luogo ben preciso. L’impronta di una scarpa da tennis, compatibile con quella indossata dalla ragazza, è stata isolata dai Ris sulla rete di protezione del cavalcavia, lasciando pensare che la giovane fosse salita lì per gettarsi. La suola presenterebbe però anche tracce di calce, come quelle di un cantiere ed effettivamente, vicino al cavalcavia, esiste proprio un’area in costruzione. Gli elementi potrebbero essere ricollegati e darebbero risposte a tanti altri interrogativi: con chi è stata Giulia prima di morire? E dove?