Tutto secondo programma, o quasi, per il processo Sanitopoli che tra due settimane giungerà all’attesa sentenza di primo grado. Nonostante l’inatteso stato di agitazione indetto dall’organismo unitario dell’avvocatura italiana, il presidente del collegio dei giudici Carmelo De Santis ha fatto un vero e proprio miracolo, grazie anche allo spirito di collaborazione di Pm e avvocati di difesa, concentrando le udienze mancanti e di fatto salvando la scadenza prevista senza incappare nel rischio di far slittare tutto a settembre. Resta da sistemare ancora qualcosa, in particolare va trovato uno spazio per le arringhe degli avvocati di Conga e Cesarone, in un primo momento fissate il 13 luglio poi, per via dello sciopero, annullate. Era stata proposta la data di oggi ma é venuta meno la disponibilità di uno degli avvocati dell’ex manager della Asl di Chieti. Lunedì prossimo De Santis aprirà formalmente l’udienza nella speranza di poter almeno recuperare una delle due arringhe, ma visto che la data é una di quelle indicate dall’ “Oua” per lo sciopero nazionale, molto probabilmente non se ne farà nulla. A questo punto Non sembra esserci altra soluzione: da mercoledì 17, con l’arringa della Buongiorno per Aracu, fino a sabato 20 con la lettura della sentenza dopo la relativa camera di consiglio del collegio formato da De Santis, De Cesare e Falco, un udienza al giorno, compreso venerdi 19 quando si dovrebbero recuperare le arringhe di Valentini e Verde per Conga e di Femminella per Cesarone. 4 giorni serrati per la volata finale del processo più importante di questa Regione dopo 20 anni dalla prima tangentopoli abruzzese, dopo 5 anni e sei giorni dagli arresti di Del Turco e soci, tre anni e due mesi dall’inizio delle udienze preliminari e due anni e tre mesi dall’avvio del processo vero e proprio.

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