Torna lunedì prossimo in Giunta regionale la patata bollente del servizio taxi da e per l’Aeroporto d’Abruzzo, che attualmente sulla base del decreto 58 recentemente sottoscritto dal governatore Chiodi, é effettuabile sia dai tassisti di Pescara, i quali lo espletano da sempre, sia dai loro colleghi di Chieti. Un provvedimento che i pescaresi hanno osteggiato sin dal principio, dando vita a numerose proteste per chiederne la sospensione. Secondo i tassisti pescaresi il provvedimento sarebbe in aperto contrasto con le leggi nazionali. La sospensione del decreto 58, richiesta ufficialmente a Chiodi da un assessore e tre consiglieri regionali (Castiglione, Masci, Sospiri e Petri), non é finora arrivata: se ne riparlerà tuttavia lunedì in Giunta, dove è prevedibile anche attendersi la posizione di contrarietà di altri esponenti favorevoli al decreto, tra cui l’assessore Mauro Febbo. “Lunedì anche una nostra delegazione si recherà ad assistere alla seduta, sperando sia riconosciuta la validità delle nostre argomentazioni e si decida per la sospensiva”, ha affermato Antonio Abbagnale, dell’Uritaxi Pescara, promettendo tuttavia “nuove proteste in caso di parere negativo”. L’eventuale sospensiva comporterebbe una revoca momentanea del decreto 58 per 60 giorni, allo scopo di favorire nuove trattative tra le parti.

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